Project Description

28.09.2022

AMBULATORIO DELLE BRONCHIECTASIE

Presso l’Istituto Clinico Quarenghi è ora attivo l’AMBULATORIO DELLE BRONCHIECTASIE che si prende carico dei pazienti attraverso un percorso diagnostico, terapeutico e di monitoraggio, ritagliato sullo stadio e sulle caratteristiche cliniche della malattia.
Al fine di ottimizzare la proposta terapeutica, è possibile sia l’accesso ambulatoriale che il ricovero riabilitativo con un programma mirato.

CHE COSA SONO LE BRONCHIECTASIE?
Per spiegare che cosa sono le bronchiectasie è necessario fare una breve premessa: i bronchi sono canali che, originati dalla trachea, si diramano, diventando sempre più piccoli e numerosi, fino ad arrivare agli alveoli polmonari (possiamo paragonarli ad un albero a gambe all’aria). Consentono il passaggio dell’aria dall’ambiente ai polmoni e viceversa. La loro parete è una struttura complessa dotata di numerose funzioni, fra cui la difesa dall’ingresso degli agenti esterni come polveri, fumi, batteri. La prima barriera difensiva è il film mucociliare, una sorta di nastro trasportatore che spinge il muco verso la gola, portando con se quanto di estraneo è penetrato nelle vie aeree perché venga eliminato.
Le bronchiectasie sono delle modificazioni permanenti della struttura dei bronchi le cui pareti si sfiancano e si dilatano determinando sia un aumento del diametro che la formazione di piccole sacche. Il sistema di difesa locale, costituito dalla barriera fisica, dal sistema mucociliare, da cellule e da sostanze chimiche, subisce un danno che lo rende incapace di assolvere ai suoi compiti. Il muco diventa denso e abbondante, ristagna e si infetta con facilità.

CONOSCERE LE BRONCHIECTASIE
L’estensione delle bronchiectasie può variare da forme localizzate in piccole aeree, a forme estese a tutto il polmone o, addirittura ad entrambi. Le bronchiectasie possono essere congenite (cioè essere presenti dalla nascita, forme più rare) oppure acquisite, cioè svilupparsi nel corso della vita. Le manifestazioni cliniche possono essere molto diverse, impedendo spesso una diagnosi precoce, indispensabile per mettere in atto un’adeguata terapia.

Come si manifestano?
La sintomatologia, come già detto, dipende molto dall’estensione e dalla gravità del danno. I sintomi più comuni sono rappresentati da tosse cronica, accompagnata da catarro più o meno abbondante, a volte con tracce di sangue. Si associano frequenti riacutizzazioni (bronchiti o polmoniti), talora accompagnate da febbre. La dispnea (difficoltà respiratoria) si manifesta, in genere, nelle fasi avanzate di malattia.
L’estensione delle bronchiectasie può variare da forme localizzate in piccole aree, a forme estese a tutto il polmone o, addirittura ad entrambi.

Quali sono le cause?
Le cause sono molteplici e, in alcuni casi, difficilmente identificabili.
Per le forme congenite ricordiamo la fibrosi cistica (malattia ad alta complessità che viene seguita presso Centri di Riferimento Regionali) e le discinesie ciliari primitive, tra le quali la Sindrome di Kartagener.
Per le acquisite le cause sono molteplici: le immunodeficienze congenite, l’asma (in genere nella forma grave), il reflusso gastroesofageo, le infezioni ricorrenti, la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva(BPCO), alcune malattie autoimmuni (come l’artrite reumatoide). In oltre il 40% dei casi non è possibile identificarne la causa.

La diagnosi
L’esame fondamentale per la diagnosi è la TAC del torace ad alta risoluzione, senza mezzo di contrasto, che fornisce un quadro sia dell’estensione che delle caratteristiche delle bronchiectasie.

LA CONSAPEVOLEZZA DELLA MALATTIA E L’IMPORTANZA DELLA CURA
Una volta che si è ben consapevoli delle bronchiectasie si può passare a curarle per rendere migliore la nostra qualità di vita.
Il catarro denso e vischioso che tende ad accumularsi, oltre a diventare un terreno molto fertile per le infezioni, provoca ulteriore danno ai bronchi.
La cura richiede una “strategia” che combini approcci mirati e complessi: solo la combinazione di farmaci (antibiotici, mucolitici ad alte dosi, aerosol con soluzioni ipertoniche, etc), e fisioterapia (mirata alla rimozione delle secrezioni) ritagliati sul singolo paziente consentono infatti un adeguato controllo della malattia consentendo di rallentarne l’evoluzione.

Dott.ssa Marialma Berlendis
Specialista in Pneumologia
Ambulatorio di Pneumologico di II Livello – Bronchiectasie, Allergie Respiratorie, Long-COVID