Project Description

30.04.2023

RIEDUCAZIONE ORTOPEDICA E TRAUMATOLOGICA ALL’ISTITUTO CLINICO QUARENGHI

Dalla sua fondazione, avvenuta nel 1925, il percorso di sviluppo, sia strutturale sia tecnologico dell’Istituto Clinico Quarenghi, non si è mai fermato. Dal 1966 si dedica precipuamente alla Riabilitazione, declinata in ogni suo percorso di cura: neurologico, ortopedico, cardiologico e respiratorio. I pazienti provengono soprattutto da reparti ospedalieri medici e chirurgici e per il 10% sono inviati da altre Regioni d’Italia. Dispone anche di un reparto interamente destinato alla degenza in regime privato, nonché ai ricoveri di sollievo, realizzato grazie ad un ampliamento strutturale che nel 2018 ha consentito di aumentare la capacità ricettiva di nuovi 14 posti letto nell’ala storica dell’edificio, per un totale di 113.

Attualmente l’Istituto conta 180 professionisti e nell’ultimo anno si sono inserite nuove qualificate professionalità, come quella rappresentata dal dott. Giuseppe Locatelli, medico-chirurgo ortopedico, che per molti anni ha prestato servizio presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII e più in generale nel nostro territorio, approdando all’Istituto Quarenghi per seguire gli aspetti riabilitativi dei pazienti ortopedici provenienti dai vari ospedali lombardi, ma anche per mettere la sua esperienza al servizio del “trauma” che necessita di cura ambulatoriale e della terapia con Onde d’Urto nelle sue diverse applicazioni cliniche. Gli rivolgiamo alcune domande per comprendere meglio come si svolge il servizio.

È possibile rivolgersi al vostro Istituto per un dolore, ad esempio, all’anca non ancora indagato? Quali servizi offrite riguardo?
Sì, vengono erogate visite ortopediche in stretto rapporto con la diagnostica radiologica, radiografie o ecografie o Risonanze Magnetiche articolari. Esiti alla mano, si condivide con il paziente l’approccio terapeutico e se la patologia richiede un trattamento chirurgico, l’ortopedico può indicare i centri provvisti di chirurgia ortopedica e traumatologia più indicati. Da noi poi si può proseguire con la Rieducazione motoria o in regime di ricovero oppure in regime ambulatoriale.

Potete inoltre eseguire una valutazione di tipo traumatologico nel momento in cui dopo un accertamento radiologico vi è la necessità di avere indicazioni in tempi brevi?
Sì, certamente. È stato pensato un servizio di “Fast Track” ortopedico che garantisce, in ambito di solvenza, in immediata continuità di cura fra Radiologia ed il sottoscritto, quando si ravvisa un problema a seguito di un esame. Il paziente riesce ad avere subito una risposta o un indicazione utile a risolvere il problema.

Collaborate anche con Società Sportive?
Certamente. Attraverso rapporti più o meno strutturati, le società sportive inviano i loro atleti che necessitano di accertamenti diagnostici, di parere ortopedico e/o fisiatrico, per una immediata presa in carico da parte della nostra Palestra, dove il paziente viene seguito per la eventuale rieducazione da fisioterapisti specializzati, all’occorrenza anche in vasca terapeutica.

Rimanendo in ambito ambulatoriale, in quali casi ritiene che la terapia con Onde d’Urto possa essere veramente d’aiuto? Ritiene che oggi se ne abusi?
Non mi pare che se ne abusi; si usa invece la terapia con l’intento di risolvere varie problematiche, anche invalidanti per il paziente, che potrebbero altrimenti diventare chirurgiche; ad esempio la patologia della spalla.

Come avviene il trattamento? Può essere doloroso?
Può essere modestamente doloroso e occorre per questo progredire con gradualità. Si eseguono solitamente cicli di tre sedute, una per settimana.

A mio padre potrebbe essere necessario un trattamento chirurgico, quale una protesi di anca; se dovesse sottoporsi all’intervento, successivamente potrebbe venire nella vostra Clinica per la fisioterapia?
Sì, la Clinica esegue trattamenti riabilitativi per pazienti sottoposti ad interventi di protesi, per pazienti politraumatizzati, come quelli convolti in gravi incidenti stradali, molto spesso giovani, o per quelli più anziani trattati per le frequenti fratture di femore.

Casi molto diversi. E che obiettivi si pone la fisioterapia?
Proprio perché i casi sono tutti diversi e i pazienti spesso poli-patologici, si tende sempre a lavorare in equipe medica polispecialistica, con fisiatri certamente, ma anche con neurologi, cardiologi, pneumologi ed internisti. Ad esempio per un caso più “semplice” di protesi di anca si esegue una fisioterapia mirata ad evitare la lussazione dell’impianto protesico, ad ottenere un rinforzo funzionale e della muscolatura, ad evitare i rischi da allettamento come le trombosi, le embolie, i decubiti, le polmoniti, le occlusioni intestinali, ad insegnare i trasferimenti e la deambulazione autonoma, a recuperare l’articolarità senza dolore. Come vede non poco…

Assolutamente non poco, anzi! Eventualmente i vostri medici mantengono contatti con i medici delle strutture invianti i pazienti?
Dipende dalle strutture che inviano e dai singoli colleghi. In generale, in attesa di un vero sistema di condivisione dei dati clinici, a noi fa piacere informare il medico inviante sull’andamento delle cure fisiche e ritengo utile un costante scambio di informazioni. Aiuta a curare meglio il paziente.

Come viene valutata l’efficacia del ricovero riabilitativo?
Tutti i pazienti vengono valutati con scale specifiche di esito, sia in ingresso sia in uscita, con evidenza di un significativo miglioramento medio delle prestazioni motorie. Tuttavia il miglioramento più rilevante è che la maggior parte dei nostri utenti a fine ricovero, di solito della durata massima di 3 settimane, riprende completa autonomia nelle funzioni quotidiane. Infine, ma ha la sua importanza, il clima è sereno e non manca mai una buona parola di sostegno e di incoraggiamento e i fisioterapisti sono eccellenti. Spesso si creano delle amicizie proprio fra i pazienti ricoverati che si incontrano in palestra per i programmi di riabilitazione individuali e per quelli di gruppo, oltre che nelle zone comuni, dove si può di fatto svolgere una normale vita di relazione.

Grazie per la sua disponibilità e buon lavoro.

 

Dott. Giuseppe Locatelli
Specialista in Ortopedia
Unità Operativa Riabilitazione Specialistica I – Riabilitazione Neuromotoria
Ambulatorio di Medicina fisica e riabilitazione
Ambulatorio di Ortopedia